Osservatorio dati regionali

Nel 2002 sono stati prodotti in
Toscana poco meno di 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani
(Rsu) e assimilati, con una media di oltre 660
kg/ab
, pari a 1,8 kg/ab al giorno.

La città in cui sono stati prodotti il maggior
quantitativo pro-capite di rifiuti è stata Prato, quello con minor
produzione pro capite invece, è stata Siena. La Toscana è
una delle regioni in Italia in si cui produce il maggior quantitativo
di rifiuti urbani pro-capite. La media nazionale, infatti, nel 2000 era
pari a 500 kg/ab all’anno. Ciò che contribuisce a raggiungere
tale dimensione è l’elevata percentuale di rifiuti speciali
assimilati presenti nei circuiti di raccolta dei rifiuti urbani, in ragione
di regolamenti comunali tesi ad assimilare in modo spinto i rifiuti provenienti
dalle attività produttive. Si stima che circa il 30-35% dei rifiuti
raccolti siano, infatti, rifiuti assimilati.

Per quanto riguarda la raccolta differenziata, in Toscana
nel 2002 sono state raccolte in forma differenziata 615.000 tonnellate
di rifiuti urbani e assimilati, pari al 27% del totale dei rifiuti prodotti
e ad un quantitativo pro-capite di 172
kg/ab/anno
. L’Ato (Ambito Territoriale Ottimale)
con la migliore percentuale di incidenza delle raccolte differenziate
è Prato (31,9%), la percentuale più bassa si registra invece
nell’Ato di Grosseto (18,45%).

La quantità di rifiuti raccolti in forma differenziata
in Toscana, è stata in costante crescita negli ultimi sei anni,
passando dal 5,9%
del 1994 al 27% del 2002
. Il materiale recuperato è
passato da circa 150.000 tonnellate a oltre 615.000, mentre i rifiuti
raccolti indifferenziati si sono mantenuti stabili intorno al valore di
1,6/1,7 milioni di tonnellate.

La Toscana è fra le Regioni con tassi di raccolta
differenziata più elevate. In Italia nel 2000 sono state raccolte
in forma differenziate 4,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, pari
al 15% circa del totale ed un valore ad abitante di 72 Kg. Meglio della
Toscana ha fatto solo la Lombardia (32%).

Tra le merceologie raccolte in maniera differenziata,
quella più importante è rappresentata dalla carta e dal
cartone con una raccolta di oltre 208.000 t/a, pari al 34% del totale
e ad un quantitativo pro capite di 60 kg/ab/anno. Importante è
anche il flusso di rifiuti organici (scarti di cucina, sfalci e potature)
con una raccolta di 191.000 t/a, pari al 31,5% del totale e ad un quantitativo
pro capite di 53 kg/ab/anno. La raccolta degli imballaggi in vetro, plastica
e metallo è pari a di 81.000 t/a, pari al 13,4% del totale e ad
un quantitativo pro capite di 22 kg/ab/ anno. Legno e metalli rappresentano
un flusso di circa 100.000 t/a, pari al 15% delle raccolte differenziate.
Altre forme di raccolta differenziata generano flussi meno significativi.

I rifiuti raccolti in forma indifferenziata, circa
1,7 milioni di tonnellate all’anno, sono trattati e smaltiti interamente
in Toscana attraverso un sistema e una rete di impianti in rapida evoluzione.
Nel
2002 circa il 40% dei rifiuti indifferenziati è stato sottoposto
ad un trattamento di selezione, circa il 10% è stato avviato ad
incenerimento, mentre il 50% è stato avviato non trattato in discarica
.
Una parte dei prodotti in uscita dagli impianti di selezione è
ancora ugualmente conferito in discarica, in assenza di mercati di sbocco
ben definiti della frazione organica stabilizzata (Fos) e del combustibile
derivato dai rifiuti (Cdr).

Già nel 2003 la situazione è, però,
migliorata: stanno aumentando le quantità di rifiuti sottoposti
a trattamento e diminuendo le quantità di rifiuti tal quali smaltiti
in discarica. Nell’arco dei prossimi anni potrebbe essere possibile,
grazie agli adeguamenti impiantistici e alla realizzazione di nuovi impianti
previsti dai Piani provinciali e dai Piani industriali di Ambito, trattare
l’intero flusso di rifiuti indifferenziati e avviare a recupero
energetico tutta la frazione secca.