La caratteristica principale dei rifiuti organici è che sono biodegradabili ossia, è la Natura stessa a decomporli, smontarli, trasformarli in sostanza più semplici. Gli “operai” di questa “catena di smontaggio” sono dei microscopici esseri viventi, chiamati microrganismi, batteri, funghi, muffe, ma anche alcuni insetti come i lombrichi e i millepiedi.
Si tratta di lavoratori instancabili che demoliscono i rifiuti organici utilizzandoli come cibo finché dei rifiuti originali non è rimasta che una scura umida poltiglia ricca di sostanze nutritive per la terra.
Certo non si tratta di un lavoro sempre velocissimo. A volte ci vogliono molti giorni, qualche volta anche mesi. Quello che è stato appena raccontato, è quello che succede in natura. Ma noi possiamo imitarla? Si, possiamo. E possiamo fare in modo che la trasformazione dei rifiuti organici sia, usando tecniche particolari, anche più veloce.
Tutto comincia in cucina e in giardino: cibi cotti, scarti e avanzi di carne o pesce, la pasta, la frutta e le verdure, i fondi di caffè o di tè. Foglie, fiori e piante secche, erba tagliata, paglia, pezzi di legno, terriccio, ceneri di legna. Tutti questi rifiuti sono ottimi ingredienti per il nostro compost. La cosa importante è raccoglierli separatamente dagli altri materiali e gettarli nel cassonetto giusto.
Bisogna fare molta attenzione: se mescoliamo questi rifiuti con altri non organici, cioè non direttamente provenienti da animali o piante (come la plastica, il vetro, la ceramica, la stoffa sintetica, le pile e le batterie, i metalli), la trasformazione dei nostri avanzi in compost sarà difficile o impossibile.
Impariamo quindi i giusti ingredienti che andranno a formare il nostro compost.
:: Questo si, questo no
SI
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NO
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Avanzi di frutta e verdura, piccoli pezzi di carne e pesce, interiora, pelli, latticini, formaggi, gusci d’uovo, cibi avariati, fondi di caffè e di tè,erba tagliata (secca e fresca, foglie e potature, terriccio, cortecce, segatura di legno, paglia, ceneri di legna), carta unta, escrementi di piccoli animali, lana, seta, cotone. | Vetro, metalli, ceramica, plastica, poliaccoppiati (p. es. brick del latte), fogli di alluminio, pellicola trasparente per alimenti, pile, tessuti sintetici e colorati, legno verniciato, oli, grassi, vernici e prodotti chimici, detersivi, spazzatura, calcinacci, cicche di sigarette. |